Carissimi fratelli e sorelle, con intima emozione porgo il saluto a voi tutti in una inaspettata veste: il Consiglio Magistrale, nella seduta di ieri, mi ha nominato, indegnamente, quale nuovo Priore della Provincia Italiana della Milizia di Gesù Cristo, in attesa del formale giuramento durante il Capitolo Internazionale di Pentecoste, in programma nel mese di maggio 2023. In maniera deferente, ringrazio il Maestro Generale della nostra Istituzione, fr. Jean Marie Piret, per la fiducia accordatami nell’affidarmi tale incarico, e soprattutto fr. Elvino, il Provinciale uscente, che ha guidato i miei primi passi nella Milizia e al quale mi lega una profonda stima e fraterna amicizia: gli perdonerei anche l’ardire che ha avuto nel proporre la mia candidatura… Ma anche a voi tutti, fratelli e sorelle, delle varie Case devo il mio ringraziamento: a Chiara, innanzitutto, che mi ha accolto all’inizio nella Casa “Santa Maria de Finibus Terræ”; e ad alcuni, in particolare, con i quali si sono instaurati vincoli più stretti di conoscenza, in occasione di vari incontri de visu: a Giovanni e Domenico e ai fratelli della Casa “San Domenico Soriano”, e a Francesco e ai fratelli della Casa “San Tommaso d’Aquino; a Vittorino della Casa “Santi Pietro e Paolo”, e a Ugo della Casa “San Giacomo Apostolo”, con i quali non c’è stata occasione di incontro diretto ma, in seguito, impareremo a conoscerci; e, infine, ma non per ultimo, anzi, solo per dargli una posizione preminente, a padre Antonio OP, del quale ho apprezzato la sua sapiente guida spirituale. Domani mi sveglierò da questo sogno. Anche perché considero l’incarico non riconducibile a posizioni di potere, ma anzi di umile servizio in questa porzione della vigna del Signore, per richiamare le parole che il card. Joseph Ratzinger, di venerata memoria, ebbe a pronunciare il giorno della sua elezione a Sommo Pontefice. Con tutto il mio impegno, spero di essere in grado di adempiere all’incarico affidatomi. La Milizia è costituita da noi tutti, singoli e Case; e nella mia unica responsabilità, sono certo che collaboreremo tutti insieme per traghettare la nostra antica Istituzione fra i marosi dell’epoca attuale, che sembra aver perduto i riferimenti cardinali della fede, il cui culto è relegato quasi a mero esercizio di facciata, come una effimera preghiera recitata senza anima, che a nulla giova se non a farci perdere progressivamente il senso stesso del nostro essere adesso, smarrendo la meta ultima della Gerusalemme celeste. Ogni mia azione futura sia posta sotto la protezione del nostro Padre fondatore san Domenico, perché sia sempre orientata per il bene della Milizia, di cui noi, oggi, ne perpetuiamo l’esistenza nello scorrere del Tempo; ogni decisione sia vagliata dalla sapiente teologia di santa Caterina da Siena; ogni pensiero riceva luce sotto il manto celeste di Maria, Madre del Buon Consiglio, perché sia sempre limpido nel percorso decisionale e docile agli insegnamenti del Magistero della Chiesa; e ogni anelito della mia vita sia rivolto sempre a lode e gloria del nostro Salvatore e Signore, «Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre» (Fil, 2,5-11).
Grazie! e Buon cammino insieme!
Andrea, MJC