Carissimi
le prime luci dell'alba pasquale annunciano al mondo il grande mistero della Risurrezione di Gesù. Il Dio della Vita ha risuscitato suo Figlio, primizia della creazione, affinchè in Lui tutto potesse risorgere a vita nuova.
In questi tempi bui, dove l'odio prevale sull'amore, dove i venti di guerra non sono solo quelli roboanti dei cannoni, ma si insinuano nelle nostre società, nelle nostre famiglie, nella nostra vita con la discriminazione e l'egoismo, sembrerebbe che la Pasqua sia solo una delle tante date sul calendario.
La nostra società è pervasa ormai da una sorta di culto della morte, di chiusura alla vita, che avviene non solo con i carri armati, ma anche nelle sale operatorie, dove milioni di innocenti non vedranno mai la vita, anche nelle cliniche in cui si somministra la morte a persone anziane o malate, anche nelle città e negli Stati in cui la dignità umana è considerata nulla. La morte si insinua nelle lotte criminali che producono e distribuiscono la droga, che commerciano uomini ed armi, che controllano le nascite, che riducono l'essere umano a poco più che un animale, utile solo a generare profitto.
Dinnanzi a queste miserie, la luce sfolgorante del mattino di Pasqua deve squarciare le tenebre e l'annuncio della risurrezione di Gesù deve essere il rombo che deflagra un linguaggio che idolatra il politicamente corretto per negare Dio.
Sì, carissimi, Cristo è veramente risorto. Possiamo gridare a gran voce, con le parole dell'Apostolo: "Dov'è morte la tua vittoria?" Siamo certi che la morte, la sofferenza i lutti, anche le angoscie più dure, hanno senso perchè illuminate dall'interno dalla luce della risurrezione, che è per ogni cristiano certezza e meta finale di gloria.
A tutti voi, carissimi, giunga l'augurio di una Santa Pasqua, e che possiamo portare sempre in noi la gioia e lo splendore del mattino della prima Domenica.
Elvino, MJC
Priore Provinciale